Il nome Valle Agredo

Il giorno di Natale del 926, Ugo di Provenza, re d’Italia, donava al vescovo di Treviso, Adalberto, un vasto territorio delimitato dagli attuali comuni di Castelfranco, Camposampiero, Noale, Mirano e Badoere, indicandolo col nome di “Val d’Agredo”. Questa Valle, quale proseguimento ideale della Valsugana, fu via di transito obbligato tra l’Europa del Nord, Venezia e il Mediterraneo. Venne percorsa da mercanti, eserciti, pellegrini e semplici viaggiatori che contribuirono ad instaurarvi una consuetudine di rapporti con popoli e culture diverse.

La scelta di questo nome vuole:

  • ricordare le comuni origini di un’antica cultura unitaria
  • riscoprire/valorizzare le componenti di questi luoghi, una volta facenti parte della stessa Valle d’Agredo
  • promuovere le tipicità locali e le eccellenze.

Ugo di Provenza
Tomaso da Modena (1325-1379), Ugo di Provenza in Quaranta domenicani illustri, affresco della Sala del Capitolo della Chiesa di San Nicolò, Treviso 1351-1352.


Il marchio Valle Agredo

Genesi del marchio di Valle Agredo

I monogrammi sono spesso ottenuti usando le iniziali del nome di uno o più individui o di una società.

I monogrammi ottenuti con il nome di una impresa possono essere utilizzati come simboli di riconoscimento o pubblicitari (logo).

Il monogramma di un artista o di un artigiano compare talvolta come una firma su oggetti d’argento, mobili, sculture e altri oggetti artistici.

L’uso di un monogramma era talvolta imposto da una corporazione nell’ambito delle misure utilizzate per impedire o scoraggiare la concorrenza di artigiani non iscritti.