Età romana

L’area è abitata da epoca antica: il regolare reticolo di strade e fossati, miracolosamente conservatosi quasi integralmente sino ad oggi, è preziosa testimonianza dell’intervento urbanizzatore dei romani, che intorno alla metà del I secolo a.C. crearono la centuriazione di Camposampiero, incardinata su quella via Aurelia che collegava Patavium (Padova) ad Acelum (Asolo).

I numerosi reperti esposti nel Museo della Centuriazione di Borgoricco raccontano una vita quotidiana imperniata sull’attività agricola.


Medioevo

Il Medioevo fu caratterizzato dal duro lavoro di piccole comunità sparse, insediate soprattutto lungo gli antichi decumani e cardini, che si impegnarono in una minuta, incessante e quasi eroica serie di interventi di manutenzione di strade e fossati.

Quest’epoca fu profondamente segnata dal soggiorno di sant’Antonio da Padova a Camposampiero: quattro settimane di presenza, di preghiera e di predicazione che diventarono, nei secoli successivi, il tesoro più gelosamente custodito di Camposampiero e di tutto il suo territorio. Ogni anno la “Tredicina di S. Antonio” (dall’1 al 13 giugno) riunisce gli abitanti del comprensorio nella preghiera comune.


La Serenissima

La dominazione della Serenissima (1405-1797) ha segnato il camposampierese con notevoli interventi di regimentazione delle acque (lo scavo del Muson dei Sassi, la creazione di ponti-canale, la deviazione di corsi d’acqua, ecc…) e la costruzione di grandi e fastose ville e di solide residenze di campagna.

La zona ne è costellata: accanto alle più note, vere emergenze artistiche, come villa Cornaro di Piombino Dese del Palladio, villa Baglioni di Massanzago affrescata dal Tiepolo o Ca’ Marcello di Levada di Piombino Dese affrescata dal Crosato, si possono ancora riconoscere nel tessuto urbano degli undici Comuni residenze veneziane, che furono contemporaneamente centri economici e occasioni di svago.


Dopoguerra

Dopo la seconda guerra mondiale, i mutamenti nell’assetto delle attività economiche dell’area hanno modificato il paesaggio.

Lungo le strade principali non si vedono più i campi, ma un continuo susseguirsi di residenze e capannoni, che fortunatamente non hanno intaccato la struttura centuriata.